A VASCO il "Nettuno d'oro", mentre il GALLO in balia della POLITICA
- Aris Alpi
- 16 dic 2020
- Tempo di lettura: 3 min
Pare che qualche anno fa, nel bel mezzo dei "massimi splendori" della Giunta Manca, ci fu un incontro fra il Sindaco ed altre personalità sportive. Pare si dovesse discutere dell'allucinante intenzione di intitolare la curva della Tosa a Marco Simoncelli. Presenti, in quel piacevole banchetto al San Domenico, pare ci fossero anche Fausto Gresini e Claudio Gollinelli. Daniele Manca, che "capeggiava" la comitiva, pare sia stato incalzato dai commensali, sulla scia d'entusiasmo per la proposta in essere. "Sindaco, deve dare questo benedetto Grifo al Gallo"- la domanda a bruciapelo - Il Gallo, imbarazzato, pare ascoltasse in silenzio ,senza nascondere il comprensibile entusiasmo. Anche qualcun altro degli ospiti, nel frattempo, sposò l'ormai vecchia, ma mai partorita idea di consegnare la massima onorificenza cittadina, "all'imolesissimo" Gallo.
Manca però, alla fine rispose nella sua maniera: "Deciderò poi io se darglielo o meno...."
Certo, dato che l'unico che può compiere questa decisione, la consegna del Grifo d'Oro, è il Sindaco, soltanto il Sindaco. Altro discorso per i più recenti "Grifi di Cristallo", inventati da poco e vagliabili dal Consiglio Comunale. Una bella idea per premiare i giovani e altre realtà che hanno dato lustro alla città.
Intanto, oggi, 16 dicembre 2020, Vasco Rossi ha ricevuto il Nettuno d'Oro dal Sindaco di Bologna Virginio Merola. Un premio importantissimo solitamente dedicato esclusivamente ai bolognesi più importanti. Vasco, come tutti sanno, non è un bolognese doc. È nato, e ancora vive, a Zocca, sull'appennino modenese. Tutti però sanno anche che Rossi e Bologna sono un binomio che va avanti da molti anni, avendo il cantautore legato la sua storia professionale sotto le Due Torri fin dai tempi non sospetti. Ebbene, Virginio Merola e la sua giunta hanno consegnato quest'effige al Rocker. Un atto dovuto, ma certo non scontato. Evitando un antipatico tira e molla, che contrappone l'uno all'altro. Mentre a Imola, non si capisce perchè non vogliano permettere il Grifo a Claudio Golinelli. Probabilmente, il bassista, ha già sofferto molto per la polemica che si era andata a creare già dai tempi di Daniele Manca: il premio venne negato già all'epoca soltanto perchè a proporlo fu Andrea Zucchini, sempre vicino al mondo della musica e dello sport. E allora, dato che la proposta non era arrivata dalla maggioranza, andava assolutamente difeso il diniego, a tutti i costi. Questa "dittatura intellettuale" si è verificata anche nell'ultimo consiglio comunale,

dove ancora una volta, è stato permesso che si svolgesse nuovamente questo "teatrino dell'orrore" ai danni dell'immagine di Golinelli, dato che la proposta è finita male. Un riconoscimento che andava dato diversi anni fa ancora viene messo al vaglio di un Consiglio Comunale che non capisce la buona volontà di una proposta. Sia che venga da destra, che da sinistra. Probabilmente, i ragazzini che si sono astenuti "a comando", non hanno mai visto l'introduzione di basso, che il Gallo eseguì nell'avvio di "Pregherò" di Adriano Celentano, davanti a Papa Wojtyla e a una Piazza del Vaticano gremitissima. Non c'è bisogno di aggiungere molto sulla carriera di Golinelli, tra i più rispettati "ferri del mestiere" , non solo in Italia, ma nel mondo intero per quanto abbia fatto scuola nello studio di questo strumento. Già si sta scadendo nella retorica. A questo punto, data anche la conoscenza che li lega, sarebbe bello, e con tutte le premesse doveroso, che il Sindaco Marco Panieri ponga fine a questa "telenovelas" consegnando il Grifo nelle mani di Golinelli. #claudiogolinelli #gallo #comunediimola
Comentarios