Bagni pubblici: dal "Risorgimento" alla Ricaduta
- Aris Alpi
- 1 giu 2020
- Tempo di lettura: 1 min
Imola. Una situazione aberrante quella che coinvolge da tempo i bagni pubblici della città, situati all'interno dell'ormai famigerata "Galleria del Risorgimento".
Un luogo inaugurato nel 1956, senza che dall'epoca siano mai stati fatti interventi di adeguamento e messa a norma. Un ricettacolo di batteri, sporcizia, urina, nei quali gravitano spacciatori e sbandati.
La denuncia la fa Francesco Grandi, che pochi mesi fa era intervenuto per un'altra vicenda legata allo stesso luogo. Un senzatetto, che dormiva all'addiaccio, sotto all'improbabile portico della Galleria che vide la luce ormai sessant'anni fa.
Fatti che periodicamente continuano a verificarsi all'interno di questa "zona franca", ove non si riesce in nessun modo ad ottenere il decoro che meriterebbe.
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