COMUNALI: PD con M5S e maxi alleanza civica a destra?

Fremono i lavori per un preludio di campagna elettorale. I fronti sono aperti e molto più caotici del 2018. Si vota a settembre con in mezzo ferragosto, con il rischio che le piccole liste non riescano ad arrivare in tempo in regola per la candidatura. Il Partito Democratico si è mosso coi sondaggi che hanno dato esito positivo. Nel peggiore dei casi una vittoria al ballottaggio, salvo soltanto un'allettante proposta che i civici stanno cercando di costruire: una maxi alleanza di liste civiche, con addirittura l'arrivo di Carmen Cappello, con la sua lista che sta faticando ad inserirsi nell'asse PD-5 Stelle, in fase di chiusura trattative. Per i grillini sul piatto da Viale Zappi magari un posto in Giunta, con gli assessorati pesanti alla Scuola, forse ambiti da Claudia Resta che vuole rivendicare il ruolo che ha già ricoperto senza troppi scandali. Anche Patrik Cavina freme, sostenuto da Favilli e dall'ex "guru" Betti. Sembra invece in fase calante l'ipotesi Roi, sostenuto dagli attivisti ma forse non dagli altri delfini del Movimento.

Per quanto riguarda le liste civiche, ricompare Giuseppe Palazzolo con il vecchio brand "Patto per Imola", Il nisseno si propone a regista-mediatore tra i civici, per creare, magari, una realtà capace di coniugare gli ex 5 stelle ora a "Valori Comuni",(l'associazione composta dagli ex fedelissimi di Manuela Sangiorgi, Buscaroli e Cerulli, con il "Vip" Andrea Longhi già assessore ma con un feedback alle urne da valutare) e una spompa Lega che non fa altro che litigare. Con l'idea, magari, di proporre un candidato per "perdere facile" , facendo un favore al PD ma prendendosi in mano definitivamente il partito a livello locale. Linguerri fa il giocatore di poker e potrebbe trattare su vari fronti, con un occhio di riguardo al centro-sinistra in fase di sostegno al candidato di sindaco, da buona tradizione di "Fornace Viva".