IL GRANDE INGANNO
- Aris Alpi
- 11 set 2020
- Tempo di lettura: 2 min
Una mattina di diciannove anni fa il mondo cambiava per sempre. Quello che però è emerso negli ultimi anni pone i fatti dell'11 settembre, in maniera molto distante da come ce li hanno raccontati. Due aerei apparentemente di linea, che riescono incredibilmente a raggiungere il cuore di Manhattan indisturbati. Senza che nessun caccia federale si preoccupi di abbatterli.
Una sala controlli lasciata appositamente deserta, ove i radar mostravano i due Boeing girovagare indisturbati per tutto il Nord-Est prima di abbattersi contro il World Trade Center.
Quello che sta emergendo dalle indagini dell'associazione parenti delle vittime è quanto di più grave e inaudito si possa immaginare.
Le Twin Towers, casualmente, quel giorno, erano private dai migliaia di dipendenti di religione ebraica, avvisati con anticipo del tragico evento. Tutti in ferie o in malattia. Gli ebrei sovrintendono il centro finanziario di Manhattan, tramite le loro banche e finanziarie presenti nel Financial District. Cariche di dinamite trovate da più persone all'interno degli edifici. Gli edifici crollano come crolla ogni tradizionale demolizione controllata. A Londra, per un incendio simile, il palazzo è diventato una torcia rimanendo a bruciare per ore, ovviamente senza mai crollare: l'acciaio fonde a 1500 gradi, Come può un incendio di una decina di piani, e di temperature mille volte inferiori a provocarne il collasso? Le Twin Towers erano state costruite anche per sopportare un attentato aereo.
Non è mai stato individuato l'aereo che attaccò il Pentagono. Quest'ultimo risulta l'evento più goffo dell'11 settembre: non c'è un filmato o una foto che documenti il famoso aereo schiantatosi sul centro della difesa americana. Un piccolo buco nell'edificio, provocato forse da un banale scoppio di dinamite, che nemmeno è stato in grado di far ribaltare una scrivania con sopra un computer, a fianco della detonazione.
Non si conosce il nome dei morti degli aerei che si sono schiantati contro le Twin Towers.
Mohamed Atta, il "dirottatore" del Boeing che si schiantò sul WTC, tentò senza mai riuscire un corso di volo. Noto ubriacone, non riuscì a passare nemmeno il corso di pilotaggio per piccoli aerei bimotore.Come poteva pilotare un gigante dei cieli con simile destrezza?
Osama Bin Laden (il cui corpo non è mai stato trovato) faceva da anni affari coi Bush. Entrambi erano i proprietari delle maggiori raffinerie dei rispettivi paesi. (Texas e Arabia Saudita). Come poteva, Bin Laden, attaccare un suo grande socio d'affari, nonché amico?
Qualcuno, anni dopo, tradusse casualmente i discorsi che Bin Laden teneva nelle grotte, all'epoca della sua latitanza.
Ebbene, emerse che non diceva assolutamente quanto veniva "tradotto" dagli USA e dagli organi d'informazione. Nessuna frase contro l'occidente. Nessuna frase circa il suo coinvolgimento negli attentati dell'11/9. Parlava proprio di altro.
Tutto pilotato affinché il "disegno del petrolio" convergesse e potesse scattare la guerra degli Stati Uniti contro l'Afghanistan.
Per quale motivo Bush, al momento della notizia dell'attentato (si trovava in visita ad una scuola) non rimase affatto sorpreso? Per quale motivo non abbandonò la scuola ma rimase, compostamente, a leggere la filastrocca coi bambini della classe? Forse sapeva tutto?
E infine, per quale motivo bisogna accettare a priori una verità narrataci dai mass media e dai Governi, senza un'inchiesta, senza un'indagine che acclari i fatti?
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