MONUMENTO, uno "sporco" affare?

Non c'è pace per il Monumento ai Caduti del Primo Conflitto Mondiale e forse, per i caduti stessi, che da lassù, ne hanno dovute vedere di tutti i colori. Addirittura, fra i tanti esperimenti che si mescolarono nella parabola del suo spostamento, il manufatto vide anche una particolare collocazione: il cosiddetto "Monumento Immateriale", ovvero, le immagini dei caduti proiettate dal Palazzo Comunale verso la Piazza, che "non faceva altro che attirare i bambini che calpestavano le immagini proiettate dei caduti" se vogliamo, rendendo il tutto anche un po' grottesco.

Il tutto, si intende, con un costo molto alto. Una delle tantissime spese che in totale, arrivano a superare il milione di euro. Una cifra che il Comune ha pagato, anche coi soldi delle nostre tasse, tra i mille spostamenti che l'opera ha subito e le cause contro chi voleva che venisse lasciato dov'era. Ora, anche le targhe dei caduti, applicate ad ogni lato del manufatto, rischiano di cadere, benchè già diverse viti si siano staccate e i pannelli si sono inclinati pericolosamente. Anche in questo caso, la manutenzione spetterebbe ad Area Blu, ormai "attapirata" più che mai.

Il video di Francesco Grandi ha attirato moltissime polemiche ma allo stesso tempo si è evidenziato un fatto, ossia che la "sporca faccenda" del monumento ai caduti coinvolge ancora moltissimo i cittadini. Gli imolesi, negli ultimi anni, hanno dovuto sorbirsi questa ridicola messa in scena senza che venisse minimamente preso in considerazione il loro parere, magari attraverso un referendum. Dopo l'intervento di Franco Camaggi, Francesco Grandi, che faceva parte del "Comitato Monumento", è voluto tornare sulla vicenda per una contro-replica, che si può seguire nel player soprastante. #monumentoimola #francescograndi #laltraimola