Ospedale: segnaletica insufficiente? La proposta
- Aris Alpi
- 22 mag 2020
- Tempo di lettura: 2 min
Imola. Una segnaletica forse inadeguata per un ospedale che deve servire i 130.000 cittadini del circondario imolese. L’appello al Commissario prefettizio, Dott. Nicola Izzo, la fa Francesco Grandi, presidente dell’associazione “Figli Spirituali e Amici di Padre Luigi Zoffoli”. Grandi è da tempo sensibile alle tematiche sociali della città, in particolare alla situazione del nosocomio cittadino. Questa volta, si è fatto portavoce di una protesta silenziosa e inascoltata, da parte di alcuni pazienti che puntualmente, si recano nella struttura di via Montericco per alcune cure. E che lamentano l’assenza di una segnaletica stradale adeguata a indicare il percorso corretto per raggiungere il nosocomio. In breve tempo e in sicurezza.
Nel video-racconto, si possono osservare i principali raccordi stradali che conducono all’ospedale nuovo. Secondo Grandi, quasi impossibili da esser visti da parte degli automobilisti provenienti dalle quattro direttive principali in direzione di Imola: Via Selice, Via Emilia a Porta Faenza, Via Montanara e Via Emilia a Porta Bologna. Inoltre, l’altra mancanza che Grandi tiene a sottolineare, sarebbe una cartellonistica troppo approssimativa e imprecisa che, al contrario degli altri nosocomi regionali, è priva delle didascalie che segnalano i dipartimenti più importanti.
Cartelli piccoli, al pari di un qualunque esercizio commerciale, che non possono essere visti in tempo dagli automobilisti. Specialmente, in prossimità del semaforo tra via Emilia e l’ingresso di via Belvedere: un piccolo cartello cita con la minimale sigla di “Ospedale”. Non è chiaro però se il Pronto Soccorso, il Dea o l’ingresso principale di via Montericco. Grandi quindi, propone in sostanza di farsi carico di questa spesa esigua, al fine di applicare al S.Maria della Scaletta una segnaletica grande e visibile da ampia distanza. #imola #ospedale #coronavirusimola #francescograndi #imolanotizie
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