UAAR: "Caro Ferri, Sangiorgi e Cavina non sono atei"
- Aris Alpi
- 5 lug 2020
- Tempo di lettura: 2 min
"Secondo Andrea Ferri direttore del “Nuovo Diario Messaggero” testata di proprietà della curia, la decisione dell’amministrazione 5 stelle, presa all’unanimità, ed allora rappresentata dal sindaco Manuela Sangiorgi (Cattolica) di azzerare la quota degli oneri di urbanizzazione secondaria al culto, sarebbe stata dettata “da posizioni vetero ateistiche, antireligiose, irrazionali” che considererebbero la religione “l’ oppio dei popoli”.
Data anche la recente e pubblica presa di posizione dell’allora vice sindaco Patrick Cavina, (cattolico praticante) contrario alla delibera del Commissario Straordinario (“Cavaliere Vaticano”), che ha addirittura ripristinato quella quota a favore dell’edilizia di culto, il richiamo all’ateismo di stato, o all’ateismo anticlericale, oltre che fuori dal tempo non ha alcun senso, almeno sulla terra ferma.
E’ uso comune, specialmente nei territori ove il “cattolicesimo democratico” ha regnato indisturbato per oltre 70 anni e soprattutto in un periodo pre-elettorale come questo, confondere le idee, denigrando gratuitamente chi in realtà è privo di visione ideologica, ma intende solo tutelare la proprietà pubblica ed il bene comune.
Conviene allora fare chiarezza, anche e soprattutto a beneficio di quei privati che non sono altrettanto ricchi e che non godono, diversamente dalla Curia, di immensi privilegi economici, neppure in periodi di crisi come quello che stiamo vivendo.

La chiamano "sussidiarietà orizzontale” ed è stata spinta dentro alla costituzione (“art 118”) dagli stessi “cattolici democratici” (ex Democrazia Cristiana)
Essa viene sistematicamente utilizzata dagli enti ecclesiastici per erodere la presenza dello Stato in settori chiave della vita comunitaria (l’educazione dei giovani, l’assistenza sanitaria, l’assistenza ai poveri..)
Prima si finanzia e privilegia arbitrariamente la Chiesa cattolica anche attraverso benefici fiscali, si sostiene colpevolmente che è necessario delegare attività svolte dallo Stato, si afferma che soltanto il volontariato cattolico ha dimensioni tali da poterle svolgere, che è di interesse pubblico privilegiare i beni di quel privato e infine, sulla base “dell’importanza della funzione sociale svolta dalle sue molteplici associazioni” così raggiunta, ogni volta che essa lo richiede la si rifinanzia a prescindere dalla sua reale utilità economico sociale.
Sostenere che lo Stato Italiano sia laico è certamente, almeno per chi scrive, un luogo comune, potremmo infatti al massimo affermare che la costituzione ha un impianto per così dire Laico.
Come potrei ignorare le reali e sistematiche interferenze quotidiane, nella politica dello Stato Italiano, compiute attraverso le autorità religiose che beneficiano dei privilegi concordatari, ignorare l’intervento dell’autorità religiosa in ogni elezione politica o amministrativa o referendum, ignorare le pretese economiche della Chiesa per tutte le sue ramificazioni, infine ignorare, tornando a noi atti di funzionari dello Stato pur cavalieri vaticani, a beneficio della proprietà della Chiesa
Chi critica questo sistema di cose?Secondo il direttore del nuovo Messaggero è’ un ateo, anticlericale, laicista, un vetero statalista, persino quando la decisione presa a contrastare questo “sistema integrato”, che include benefici per miliardi di Euro, è di quei cattolici che sanno fortunatamente ancora distinguere fede e denaro, Stato e Chiesa.
Tutti gli altri possono andare a palazzo monsignani a suonare la tromba gratis. Evviva." (Delegazione Uaar Imola) #uaarimola #diocesidimola #oneridiculto #robertovuilleumier #nuovodiario
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