V.COMUNI: "Brienza, Cà VAINA chiusa per conseguenze anni precedenti"
- Aris Alpi
- 6 lug 2020
- Tempo di lettura: 2 min
"Dopo aver letto la lettera della coordinatrice di Italia in comune, ex imola futuro, ex
futuro in comune Giuseppina Brienza, ci corre l'obbligo, giuridico e morale, di fare
delle precisazioni che ci auguriamo voglia pubblicare.
Nella lettera, che pare pretestuosa, ci sono delle inesattezze, specialmente di natura
tecnico giuridica, che ne inficiano il contenuto.
Ad esempio, il suo richiamo alla chiusura della Comunità “Il Volo”; ove vi fu
altra occasione per esplicitarne il concetto,
Tale accadimento, ovverosia la chiusura di quella struttura, avvenne a seguito di un
Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica, durante il quale, il Prefetto di Bologna
che lo presiede, ricevette dal Questore e dal Colonnello dei Carabinieri, un
voluminoso fascicolo attraverso il quale si evidenziavano fatti gravi per i quali
suggerivano la chiusura della struttura.
Nella medesima riunione, presente anche il magistrato competente per la Procura dei minori, giungeva a conclusioni analoghe rafforzando quanto richiesto dalla polizia e carabinieri e richiedendo alla Sindaca un provvedimento di chiusura.

Per non parlare, poi, di alcune violazioni rilevate dall’Asl, incompatibili alla
prosecuzione dell’attività se non sistemate, motivo per il quale il Prefetto chiese alla
Sindaca di emettere il provvedimento di chiusura/sospensione dell’attività.
Peraltro, tale provvedimento, fu concordato con i responsabili della struttura, che si
erano già resi conto che le problematiche presenti non consentivano il proseguimento
dell’attività senza che alla stessa fossero apportate modifiche e che per tale motivo
stavano provvedendo autonomamente alla chiusura dell’attività.
Infine, per quanto concerne il richiamo a Cà Vaina, la chiusura avvenne non certo per volontà della precedente Amministrazione ma per le irregolarità constatate
all’interno dei locali, che traevano origini proprio dagli anni in cui la Brienza era in
Giunta in quanto Assessore e che non consentivano l’emissione di un regolare bando.
Tali carenze erano dovute all’assenza di interventi di adeguamento alle nuove
normative sulla sicurezza per questo motivo, il Bando di gara per una gestione che
garantisca la piena trasparenza dell’affidamento è stato dunque ritardato dall’esigenza
di effettuare attraverso Area Blu i lavori di adeguamento necessari.
In conclusione:
prima di avventurarsi in terreni specifici, bisogna in qualche modo essere preparati,
altrimenti si rischia di raccontare castronerie...
L’ex assessore Longhi in riferimento all’invito ricevuto ad un esame di coscienza,
replica alla Brienza:
“Ho una coscienza con cui mi confronto tutti i giorni, perché in questo modo credo di poter dare un futuro migliore ai miei figli insegnando loro a non mentire ed a
perseguire sempre il bene anche quando il male potrebbe avvantaggiarli.”
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