V. COMUNI: "Non abbandonate animali, ora servono più aree cani"
- Aris Alpi
- 14 lug 2020
- Tempo di lettura: 2 min
Questi primi mesi del 2020 sono stati caratterizzati da un cambiamento del nostro
stile di vita, così è stato per noi adulti che ci siamo trovati di fronte ad un nuovo
modo di vivere il nostro mondo del lavoro e per i nostri bambini che hanno subito le
restrizioni privandosi dei momenti di socialità e ridisegnando i loro spazi e modi di
giocare.
Allo stesso tempo anche i nostri amici a 4 zampe, compagni di vita di molte famiglie, si sono trovati ad affrontare una situazione nuova.
Anche per loro la fase di lockdown ha limitato di molto le interazioni sociali e le loro
uscite.

I pochi fortunati che vivono al di fuori di un territorio urbanizzato, hanno potuto contare sulla possibilità di passeggiate in campagna nei pressi dell'abitazione.
Per coloro che invece sono stati costretti a rimanere nel perimetro di un quartiere o di un isolato, ciò ha rappresentato una grande limitazione.
Questo nuovo modo di vivere ha risvegliato in noi modi di vedere le cose che la
quotidianità ordinaria aveva sopito.
Abbiamo compreso quanto all'interno di un'area urbanizzata ci sia necessità di avere aree verdi per noi, i nostri bambini e per i nostri amici a 4 zampe.
Come Amministrazione uscente avevamo già accolto la richiesta di una maggiore
diffusione di aree cani e di una manutenzione di quelle già esistenti.
Era prevista l'apertura di 5 nuove aree di cui due dedicate alle frazioni, diversi
interventi di manutenzione ordinaria e infine (ma non certo per importanza) la
redazione di un regolamento comunale per le aree di sgambatura, per assicurare a tutti gli utenti una modalità equa di fruizione dell'area stessa e per prevenire fenomeni di monopolio delle stesse da parte di frequentatori abituali.
Da gestire a parte sarebbe stata l'area del Lungofiume, da sempre fonte di discussioni tra proprietari dei cani, pescatori, runner e cittadini.
Il periodo appena trascorso ha anche visto un aumento delle adozioni di animali
domestici, cani e gatti, alle quali ci auguriamo non seguano equivalenti rinunce di
proprietà.
Vorremmo fare un appello: se vi trovate in difficoltà e non riuscite più a prendervi
cura del vostro compagno di vita, superate il momento di smarrimento e di vergogna, rivolgetevi al canile o al gattile: non abbandonate gli animali. Ci appelliamo a quel che resta dell'onestà intellettuale, che riconosca nel progetto
proposto la soluzione a reali esigenze dei cittadini proprietari di cani e che possa
trovare realizzazione in futuro qualunque sarà la compagine che guiderà
l'amministrazione di Imola.
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